É possibile tornare alla normalità oggi? Si, camminando insieme

 

Vi siete mai chiesti cosa si è modificato nella vostra interiorità e quotidianità da quando è scoppiata la pandemia?. Se devo essere sincera io ero convinta di non aver subito grossi cambiamenti, non ammetevo a me stessa che nulla era più come prima.

Solo adesso con la ripresa di una vita quasi normale mi sono resa conto che mi sbagliavo appieno.

Il mio modo di occupare il tempo è cambiato, escludendo il primo periodo di reclusione forzata, mi sono accorta mio malgrado che ad oggi ho delle difficoltà oggettive a stare in mezzo agli altri serenamente.

È come se scandissi ogni sequenza di quei momenti al microscopio. A volte mi sento come un osservatrice esterna, non vi sono più gesti spontanei e il miraggio della casa intesa come nido è sempre lì, vivido.

Credo sia necessario prendersi del tempo per riorganizzarsi interiormente, per prendere coscienza di quello che realmente oggi viviamo.

Molti pretendono troppo da se stessi ed hanno più difficoltà ad adattarsi. Vi è la necessità di riscoprire l'importanza del "tempo lento", sono le piccole cose che realmente contano e fanno la differenza.

Parlando con molti mi sono resa conto che è una sensazione abbastanza diffusa, a questo punto mi chiedo cosa si possa fare per ritrovare la serenità nel vivere il presente?

Credo sia necessario riappropriarsi piano piano della proprie abitudini, crearne delle nuove. Vi faccio un esempio anche un po' stupido: mi sono accorta di aver perso quasi completamente la voglia di camminare, per me era vitale, dopodiché, mi sono posta degli obbiettivi che mi hanno permesso di tornare a muovermi attivamente quasi ogni giorno. Ne ho tratto dei benefici dimenticati.

Inoltre vedo molta rabbia intorno a me, ira collerica, il malessere dilaga... io ero una di quelle persone convinte che da tutto questo ne saremmo usciti migliori. Mi sbagliavo, si sono acutizzati i difetti e l'insoddisfazione è cresciuta enormemente.

Se vi sentite spenti, tristi o anche arrabbiati non temete di parlarne. Buttate fuori quello che sentite, non abbiate paura di essere giudicati. La condivisione potrebbe essere la vostra salvezza, se questo non basta rivolgetevi a persone competenti. Mi preme di dirvi che non siete soli, ricordate e non dimenticatelo... insieme siamo più forti!

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